EZA2022: visita al sito di Marcinelle

Manfredonia: “La nostra storia è qua e abbiamo voluto dedicare il nostro seminario a chi prima di noi ha dato voce ai minatori”

Il seminario internazionale delle Acli sostenuto dalla rete EZA inizia con la visita al museo Bois du Cazier di Marcinelle aperta dal curatore Alain Fortis a cui hanno partecipato circa 70 persone da tutto il mondo. Si è fatto ritorno in un luogo simbolo della sofferenza e dell’emigrazione italiana. La scelta di iniziare il percorso EZA proprio da quel posto non è stata casuale, infatti, come spiega il Presidente delle Acli italiane e della Federazione delle Acli internazionali Emiliano Manfredonia, “La nostra storia è qua e abbiamo voluto dedicare il nostro seminario a chi prima di noi ha dato voce ai minatori, ai lavoratori che hanno letteralmente costruito l’Europa e hanno pagato con la loro vita il lavoro”.

Il disastro di Marcinelle è avvenuto la mattina dell’8 agosto 1956 a causa di un incendio scaturito dalla combustione d’olio provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, tra le quali 136 italiani. Questo incidente è il terzo per il numero di vittime tra gli immigrati italiani dopo le catastrofi di Monogah e Dawson, sempre incidenti dovuti all’estrazione mineraria.

Questa disgrazia è avvenuta per una serie di eventi che hanno provocato un effetto a valanga che, purtroppo, ha stroncato la vita di moltissimi lavoratori tra cui anche un ragazzo di 14 anni. Le cause questo grave incidente possono essere molte e non necessariamente attribuibili ad una persona sola ma anche ad una serie di omissioni, volontarie o meno, che avrebbero potuto dare un’altra visione di questo dramma. A causa di questi eventi la miniera rimase chiusa dal 1956 per riaprire poi nel 67. Le fiamme all’interno delle cave erano così intense che impiegarono due settimane per spegnersi e ci si impiegò un anno e mezzo per ritrovare tutti gli altri corpi rimasti intrappolati nelle cave. Tutto questo portò ad una causa giudiziaria dove il 1° ottobre 1959 la corte assolse tutti gli imputati. Solamente in appello si è giunti alla condanna del direttore della miniera a sei mesi di carcere ed una multa di 2000 franchi belgi (equivalenti a 300E nel 2006) ed ha accolto gli altri imputati.

Articolo di Dawid Aristides Zawislak
Credit foto @ Emanuela Vitale

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